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Si potranno usare smartphone e tablet in classe durante le lezioni

I vantaggi di smartphone e tablet in classe sono numerosi, dal punto di vista didattico per l’inclusione di alunni disabili, nella lotta al cyberbullismo (solo un uso consapevole di questi dispositivi può aiutare a sconfiggerlo)”.  Con queste parole sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone ha reso nota, sul proprio profilo Facebook, l’intenzione  del Ministero dell’Istruzione togliere il divieto all’utilizzo di smarthpone e tablet in classe, introdotto nel 2007 dall’allora ministro Beppe Fioroni. “Stiamo investendo oltre un miliardo sul Piano Nazionale Scuola Digitale, ma esiste ancora il divieto di portare e usare i telefonini a scuola. È un paradosso che dobbiamo superare”.

L’associazione tra smartphone e utilizzo indiscriminato di social e messaggistica anche durate le ore di lezione è immediato. Ma Faraone puntualizza che consentire l’uso non significa che i ragazzi passeranno il tempo a telefonare o mandare messaggini.

Del resto, l’utilizzo in classe degli smartphone, così come dei tablet, rientra nel Piano Scuola Digitale varato dal Miur pochi mesi fa, che vuole arrivare entro il 2020 ad avere nelle scuole con connessioni ultraveloci, il cablaggio degli spazi interni, le risorse per pagare il canone di connettività, ambienti per la didattica digitale, l’introduzione della figura dell’animatore digitale negli istituti e, soprattutto, la realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti.

Riguardo i tempi di attuazione della rimozione del divieto introdotto da Fioroni, al momento Faraone si è limitato a dire che avverrà presto.

 

2 COMMENTI

  1. Lasciare gli smartphone vuol dire che gli studenti seguiranno a tratti le lezioni (solo negli intervalli fra un messaggino ed il successivo) e durante le verifiche potranno copiare in Internet la traduzione di greco o di inglese o farsi risolvere un quesito di matematica da uno che è al di fuori della scuola!!! Mi sento di dire che di scemi ormai se ne ttrovano dappertutto, ma i ministeri ne sono certamente colmi.

  2. Una notizia rivoluzionaria per il mondo dell’istruzione…spero che la ricerca d’informazioni attendibili su web faccia emergere editori illuminati.

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