Dal progresso tecnologico arriva un’altra forte spallata alle barriere linguistiche: con il nuovo aggiornamento, Microsoft Translator traduce in tempo reale le conversazioni effettuate da due o più persone (fino a 100) utilizzando le app per smartphone e tablet e l’interfaccia web per computer. Le persone possono dialogare anche da vicino o in una riunione fisica, parlando ciascuna nella propria lingua e ricevendo sul proprio dispositivo la traduzione in tempo reale. L’app Microsoft Translator trasforma dunque lo smartphone in un traduttore personale portatile, aprendo scenari fantascientifici fino a qualche anno fa.

Le app Microsoft Translator sono disponibili per Windows, Android, iOS e Amazon Fire; al servizio online è possibile accedere anche da browser all’indirizzo http://translator.microsoft.com oppure al più breve e semplice da ricordare http://translate.it. La funzione di traduzione si basa sulla stessa tecnologia che fa “da motore” a Skype Translator, adattata a un approccio più “face-to-face” e integrata nelle app esistenti e in un sito web dedicato. Il motore di traduzione si basa su una sofisticata tecnologia basata sul machine learning e sulle reti neurali. Per sua natura, dunque, la traduzione è svolta da potenti algoritmi eseguiti sul cloud.

Microsoft Translator

La complessità rimane tuttavia “dietro le quinte” e per l’utente finale il tutto è abbastanza semplice: si effettua il login nell’app o sul sito web, si seleziona la propria lingua (sono numerose quelle supportate) e si inizia la conversazione. Il sistema genera un codice e un QR da condividere con altri utenti che lo possono inserire o acquisire per prendere parte alla conversazione, ciascuno nella propria lingua. Lo speaker parla tenendo premuto un pulsante o scrive nell’app e dopo qualche istante le frasi vengono tradotte per gli altri partecipanti che le vedranno come testo (o le sentiranno come parlato, nelle lingue che lo supportano), ciascuno nella propria lingua.

Una traduzione automatica eseguita da (seppur sofisticati) algoritmi non è (ancora) efficace quanto quella effettuata da un essere umano. I risultati quindi non sempre sono affidabili: si tratta di una tecnologia all’avanguardia e in quanto tale non è perfetta, sottolinea lo stesso Olivier Fontana (che guida la product strategy per Microsoft Translator) in un interessante post pubblicato sul blog di Microsoft in cui si descrive questa tecnologia e i suoi primi esempi d’utilizzo. Ma è comunque una strada molto interessante e con potenzialità enormi: e inoltre, anche le macchine imparano e migliorano…

‎Microsoft Translator
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