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il Dock sotto controllo

Il Dock è la barra che di default è nella parte bassa dello schermo: serve per tenere a portata di clic le applicazioni e le cartelle più usate e qui vediamo le applicazioni aperte e le finestre dei programmi che abbiamo contratto. Il Dock rimane sempre visibile in primo piano e sovrasta le finestre delle applicazioni.

La barra è suddivisa in due aree principali separate da una linea tratteggiata: un’area è dedicata alle icone dei programmi in esecuzione o posti da noi nel Dock; l’altra area è destinata a contenere cartelle e documenti preferiti e le finestre contratte nel Dock.
Le applicazioni aperte hanno un pallino luminoso sotto la loro icona: in questo modo è possibile riconoscere quando i programmi inseriti nel Dock sono in esecuzione. In Lion questo indicatore può essere disattivato dal pannello Dock delle Preferenze di Sistema.

Preferenze
Il Dock può essere configurato in vario modo: è possibile modificarne
la posizione sullo schermo; attivare o disattivare il sistema per nasconderlo;
regolare la dimensione delle icone; impostare l’effetto di ingrandimento delle
icone al passaggio del mouse su di esse.

Per alcune di queste funzioni possiamo ricorrere al menu contestuale
che si apre facendo Ctrl+clic sulla linea di separazione fra le due aree del Dock.
Qui possiamo anche scegliere quale animazione utilizzare per la contrazione
delle finestre nel Dock.

Se invece vogliamo regolare altri aspetti, come le dimensioni del Dock,
possiamo farlo dal pannello Dock delle Preferenze di Sistema. Il primo slider
modifica le dimensioni delle icone nel Dock, tenendo ovviamente presente che il
tutto è vincolato dalla larghezza del Dock, che non può superare la dimensione
dello schermo. Possiamo anche attivare l’ingrandimento delle icone al passare
del mouse, specificando anche quanto debba essere pronunciato, modificare la
posizione nello schermo o l’effetto contrazione delle finestre e attivare la
funzionalità di visualizzazione automatica del Dock.

Altre tre opzioni consentono di: disattivare l’animazione delle icone
quando vengono lanciate le applicazioni (così le icone non “saltelleranno” più
all’apertura delle applicazioni); contrarre le finestre “dentro” l’icona
dell’applicazione e non più nella parte di Dock dedicata ai documenti e alle
cartelle; attivare o disattivare l’indicatore luminoso per le applicazioni
aperte.

Le icone del Dock possono essere riorganizzate facilmente: facendo clic
su un’icona, e mantenendo pigiato il pulsante del mouse, possiamo spostarla da
una posizione a un’altra. Le icone devono rimanere confinate nell’area a esse
dedicata: non è possibile mischiare icone delle cartelle con quelle delle
applicazioni. Per eliminare un’icona dal Dock la si trascina fuori dalla barra
e scomparirà in una nuvoletta di fumo. Analogamente, per aggiungere una icona
al Dock basta trascinarcela sopra: possiamo farlo sia con le applicazioni, sia
con le cartelle o i documenti.

Tra
applicazioni e cartelle

Facendo Ctrl+clic (o clic destro)
sulla icona di una applicazione nel Dock, abbiamo accesso a un menu contestuale
da cui possiamo eliminare l’icona dal Dock, aggiungere il programma agli
elementi da avviare automaticamente al login o visualizzare la relativa
applicazione nel Finder. Inoltre, se l’icona in questione non è costantemente
presente nel Dock, possiamo scegliere la voce Mantieni
nel Dock
per fare in modo che la sua icona rimanga sempre fra quelle visibili.
Quando visualizziamo questo menu per un programma in esecuzione, spesso ci sono
ulteriori opzioni, specifiche della singola applicazione.

Quando facciamo clic sull’icona di una cartella, il Dock è in grado di
mostrarne il contenuto in tre modi: con icone a ventaglio; con icone a griglia;
con il classico elenco. Di default, ogni cartella aggiunta al Dock è
configurata affinché i contenuti siano visualizzati in base alla loro
numerosità: se contiene pochi elementi verranno visualizzati a ventaglio,
altrimenti con la vista a griglia.

Le opzioni di visualizzazione sono accessibili dal menu contestuale che
compare facendo Ctrl+clic (o clic destro) sull’icona della cartella in
questione, nella sezione Visualizza contenuti
come
; bisogna
tenere presente che con il Dock posizionato ai lati dello schermo la modalità a
ventaglio non è disponibile.

L’icona di una cartella nel Dock è composta da una pila delle icone dei
documenti contenuti nella cartella stessa: questo sistema, per quanto
scenografico, può rivelarsi fonte di confusione, dato che l’icona potrebbe
cambiare di continuo. Nel menu contestuale associato all’icona si può
specificare che si vuole visualizzare semplicemente l’icona della cartella:
basta scegliere la voce Cartella nella sezione Mostra come.

Per finire, possiamo configurare l’ordine in cui devono essere
rappresentati gli elementi contenuti nella cartella: nella parte alta del menu
contestuale ci sono tutte le opzioni a disposizione.

Contrazione
delle finestre nell’icona

Contrarre le finestre non utilizzate è un buon modo per mantenere
l’ambiente di lavoro un po’ più ordinato: il problema è che il Dock non si
presta particolarmente bene alla gestione di tante finestre contratte. Le icone
diventano piccole, ingombranti e le finestre tendono poi a somigliarsi tutte:
per questo motivo è stata introdotta la possibilità di contrarre le finestre
senza che queste finiscano necessariamente per occupare spazio prezioso nel
Dock.

Possiamo
attivare questa funzionalità aprendo le Preferenze di Sistema, scegliendo il pannello Dock e spuntando la voce Contrai
le finestre in icona applicazione
:
una volta attivata la funzionalità, le finestre contratte non compariranno più
nel Dock. Per accedervi di nuovo si può ricorrere al menu contestuale che
compare facendo Ctrl+clic sull’icona del
programma che ci interessa: vengono elencate tutte le finestre aperte del
programma e da questo menu possiamo scegliere quali finestre riportare in primo
piano.

Exposé e il
Dock

Il supporto a Exposé è stato integrato direttamente nel Dock: questo
significa che possiamo attivare la visualizzazione delle finestre, per il
programma correntemente aperto, direttamente dal Dock senza dover ricorrere ad
altre abbreviazioni da tastiera. Per attivare Exposé è sufficiente fare un clic
prolungato sull’icona dell’applicazione che ci interessa e selezionare Mostra tutte le finestre: una volta entrati in
questa modalità, possiamo cambiare programma semplicemente facendo clic sulle
rispettive icone presenti nel Dock. In questo modo, possiamo visualizzare le
finestre aperte di tutti i programmi in esecuzione, un programma alla volta:
grazie a Exposé diventa anche facile accedere a quelle finestre che sono state
contratte e visualizzarle, soprattutto se abbiamo deciso di non farle comparire
nel Dock.

Abbreviazioni
e trucchi

Vediamo alcune comode combinazioni di tasti che possiamo utilizzare con
il Dock: ad esempio per nascondere, o visualizzare, il Dock possiamo utilizzare
l’abbreviazione da tastiera Comando+Alt+D. Inoltre, possiamo
riposizionare il Dock facendo clic sulla linea di separazione con il tasto Maiuscole premuto: in questo modo, spostando il mouse verso i
bordi dello schermo il Dock verrà riposizionato lungo di essi.

Quando vogliamo capire dove risiede un determinato elemento presente
nel Dock – che sia un’applicazione, una cartella o un documento – è sufficiente
fare clic sulla sua icona con il tasto Comando premuto: in questo
modo, l’elemento su cui abbiamo fatto clic verrà evidenziato all’interno di una
nuova finestra nel Finder.

Finiamo questa rassegna di combinazioni di tasti con una più legata al
divertimento e agli “effetti speciali”: se teniamo disattivato l’ingrandimento
delle icone nel Dock, possiamo comunque attivarlo momentaneamente per stupire
gli amici e i colleghi. Spostando il cursore del mouse sul Dock, tenendo
premuta la combinazione di tasti Maiuscole+Ctrl, si attiverà momentaneamente
l’ingrandimento. Perché questo sistema funzioni è comunque necessario che
all’interno delle preferenze del Dock lo slider dell’ingrandimento sia spostato
verso valori grandi: dobbiamo quindi attivare l’ingrandimento, regolare lo
slider e infine disattivare di nuovo l’ingrandimento.

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