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Hanvon Art Master 1209

Anche se nel nostro paese il marchio Hanwang Technology (Hanvon in Europa) risulta perlopiù sconosciuto, in altri mercati, orientali e oltreoceano, è attivo nel settore del Pattern Recognition da più di dieci anni, producendo diverse tecnologie, sia per il mercato consumer sia per quello professionale.

La Art Master 1209, una tavoletta grafica in formato A4 oggetto del nostro test, è il top di gamma di un’offerta professionale che vede anche due versioni più ridotte nelle dimensioni ma dalle caratteristiche molto simili.
La tavoletta arriva completa di driver per Windows e Mac, ma tutto il software a corredo (PaintShop Pro) è solo per la piattaforma Microsoft. Sempre all’interno della confezione trova posto una penna aggiuntiva che presenta alcune caratteristiche supplementari rispetto alla penna originale, come ad esempio la presenza della funzione Gomma nella estremità contraria alla punta. Abbiamo avuto dei problemi con i driver presenti sul CD con Snow Leopard, ma sul sito della casa produttrice era disponibile una versione più aggiornata che ha offerto una sensibilità e stabilità ottimale anche su Mac OS X 10.6.

Collegata a una porta USB, la tavoletta è stata correttamente riconosciuta da Mac OS X; con alcuni software specifici come Photoshop CS4 la penna ha mostrato le caratteristiche più comuni di questo tipo di hardware, come la sensibilità alla pressione su 1.024 livelli, che seppur non ponendola ai vertici di quanto offre il mercato rimane un valore sufficiente a garantirne un utilizzo professionale, e il riconoscimento dell’inclinazione del pennino, per produrre i vari effetti di aerografo, ma anche una delle numerose funzioni di variazioni nella traccia incluse sempre in Photoshop. Entrambi i pennini hanno anche un secondo pulsante, tradizionalmente posizionato nella parte dedicata alla presa delle dita, che funge da clic secondario.

La base lucida della tavoletta, che si allarga all’esterno dell’area sensibile, offre un piano di appoggio per le mani decisamente generoso, tanto che per alcuni la superficie totale potrebbe essere sin troppo larga per un corretto posizionamento sulla scrivania: la parte inferiore della tavoletta ospita anche un alloggiamento per uno dei due pennini.

Lo stativo che ospita la penna, quando non in uso, ricalca per forme e colori l’hardware Hanvon e possiede al suo interno un raccoglitore di punte supplementari, con un sistema di uscita elaborato ma funzionale: il posizionamento verticale, tra l’altro, sembra adatto alla penna supplementare e meno a quella standard, la cui forma trapezoidale nella parte dedicata alla presa poco si sposa con l’incavo cilindrico dello stativo. Il cavo USB, ancorato alla parte superiore bassa della tavoletta, è di una lunghezza generosa e non ha creato difficoltà nemmeno in posizioni di lavoro difficili, tuttavia una soluzione removibile era preferibile.

Se dal punto di vista hardware il dispositivo si è dimostrato in grado di rivaleggiare con alcuni prodotti concorrenti pur non presentando particolari caratteristiche innovative o di eccellenza, da quello software, chiaramente considerando soprattutto la nostra piattaforma, il prodotto è ancora suscettibile di miglioramenti; l’impressione è che gli sviluppatori abbiano concentrato gli sforzi maggiori nella compatibilità dei driver, per offrire un’esperienza di utilizzo con i software di terze parti quanto migliore possibile, più che perfezionare l’ergonomia stessa delle funzioni incluse, alle quali, lo sottolineiamo, i futuri aggiornamenti non potranno che portare benefici e migliorare la situazione.

Al momento le nostre maggiori perplessità riguardano la esigua possibilità di personalizzazione delle funzioni accessorie dedicate ai comandi laterali: dei quattro pulsanti presenti, azionabili a sfioramento, solo tre sono associabili ai corrispettivi tasti funzione della tastiera oppure a una combinazione prefissata di due tasti (il primo pulsante in alto risulta associato alla funzione Gomma), mentre manca del tutto una personalizzazione più ampia come stringhe di tasti per comandi sequenziali oppure una seppur basilare diversificazione dell’utilizzo nelle varie applicazioni. Il risultato più evidente è che in questo modo sembra impossibile per l’utente staccarsi dalla tastiera, che rimane ancora necessaria per gran parte delle fasi lavorative, mentre sarebbe auspicabile un utilizzo più indipendente e proficuo.

Le due barre di scorrimento, appena al di sotto dei pulsanti, funzionano esclusivamente con funzioni predefinite di scrolling orizzontale (destra) e verticale (sinistra), quando sarebbe stato più opportuno optare per almeno una opzione di ridimensionamento della visualizzazione, se non per entrambe. Manca anche la possibilità di scegliere il tipo di funzionamento della tavoletta, da quello classico a puntamento a quello in stile mouse a trascinamento; inoltre, dalla documentazione allegata sembra che il supporto per il doppio monitor sia al momento garantito unicamente su piattaforma Windows, mentre anche per il singolo monitor non ci sono controlli precisi sulla differenza anamorfica di rapporto tra la base sensibile e la diagonale del monitor di riferimento (l’area dell’applicazione, a riguardo, è presente ma non offre modifiche possibili).

Futuro promettente
Abbiamo voluto separare le considerazioni specifiche sull’hardware da quelle sul software, per il quale è doveroso sottolineare la buona fedeltà dei driver di interfacciamento, corretti e funzionali, e dalle personalizzazioni proposte dall’applicazione inclusa sui vari comandi. Se per il primo aspetto le note positive non sono mancate, considerando che il prodotto tenta di farsi largo in un settore molto specifico e altamente esigente, dal punto di vista software c’è ancora spazio di miglioramento: la buona notizia è che l’offerta, sicuramente vantaggiosa in termini economici anche se priva di alcune primizie e punte di eccellenza della concorrenza, gode di una base solida e di un team di sviluppo che è stato in grado di fornirci una nuova versione dei driver in appena qualche giorno; le mancanze dal punto di vista software non sono poche ma colmabili con il tempo e in modo del tutto trasparente per l’utente, a patto di avere l’accortezza di aggiornare con frequenza il software, perlomeno sino a che lo sviluppo non avrà raggiunto una maturità tale da garantire le dovute certezze.

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