Domini liberi. Ma un po’ cari

dall’anno prossimo scatta la liberalizzazione degli indirizzi Internet. Per il momento costa un po’ troppo

Inizialmente sarà un’attività riservata alle grandi aziende. Il prezzo di 185.000 dollari limiterà gli acquirenti. Ma più avanti la liberalizzazione dei domini sarà forse alla portata anche delle imprese minori che potranno così utilizzare il proprio nome nei siti al posto delle classiche estensioni come .com o .net.


In questo modo sarà possibile sfruttare gli indirizzi Internet con domini più precisi. Per esempio Microsoft potrebbe sfornare un windows.microsoft e qualsiasi azienda fare un indirizzo ad hoc per i nuovi prodotti che saranno utili nella fase di lancio dei brand. Secondo un’indagine, però, due terzi delle società non sanno che potranno utilizzare il proprio nome nei siti web al posto delle estensioni a partire dal prossimo anno.


L’Icann, l’ente che si occupa della gestione dei domini, prevede di ricevere tra le 300 e le 500 richieste nel primo trimestre dell’anno prossimo, mentre e le società più piccole potranno utilizzare estensioni più specifiche per i propri siti web in base al settore o alla localizzazione geografica, come “.london” o “.paris”.

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