Il Tourbillon Pokémon di Romain Jerome dimostra che può esserci un terreno d’incontro tra l’industria orologiera svizzera tradizionale e una delle più popolari icone dei videogiochi, diventata un popolarissimo media franchise. E non è nemmeno la prima volta che la maison indipendente con sede a Ginevra collabora con The Pokémon Company, azienda giapponese nata da un joint di cui fa parte anche Nintendo.

Lo scorso anno, in occasione della celebrazione del ventesimo anniversario dei Pokémon, creati nel 1996 da Satoshi Tajiri, Romain Jerome aveva presentato RJ X Pokémon, orologio che presentava un Pikachu dipinto a mano applicato sul quadrante. RJ X Pokémon è stato realizzato come edizione limitata a venti esemplari: uno per ciascun anno di età dei Pokémon.

 RJ X POKÉMON
RJ X POKÉMON

La creazione di quest’anno è ancora più esclusiva, in quanto si tratta di un pezzo (letteralmente) unico. Intendiamoci: qui non si parla di smartwatch, gadget elettronici o simili, ma di veri e propri orologi meccanici di manifattura di lusso, esclusivi e costosi, molto costosi. E quando parliamo di orologi costosi, intendiamo anche decine di migliaia di euro e addirittura un paio di centinaia di migliaia e più, nel caso del Tourbillon Pokémon.

Romain Jerome Tourbillon Pokémon

Del resto si tratta di un Tourbillon, che è considerata la complicazione più complessa e sofisticata dell’orologeria tradizionale. Oltre alla decorazione del quadrante, altri dettagli dell’orologio richiamano i personaggi e il mondo dei Pokémon: il ponte del tourbillon è a forma di fulmine, vengono ripresi i colori blu e giallo sul cinturino e Pikachu è raffigurato anche sul retro.

Romain Jerome non è nuovo a realizzazioni molto originali e fuori dai canoni classici dell’orologeria e il marchio non è nuovo nemmeno a incursioni nell’universo dei videogiochi o dei comics: tra le sue collezioni figurano modelli ispirati a Batman, Space Invaders, Pac-Man, Tetris e Super Mario Bros.

Una creazione così eccentrica come il Tourbillon Pokémon di Romain Jerome nascerà probabilmente anche dalla necessità delle case orologiere di “deviare” un po’ di attenzione mediatica da Apple Watch e dagli smartwatch in genere, che stanno invadendo il mercato. Nel caso di Romain Jerome sembra comunque far parte del DNA del marchio.   

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