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Strumenti per l’intonazione, o per l’assenza della stessa

In questo ambito i programmatori di Steinberg hanno convogliato numerose risorse introducendo VariAudio e
PitchCorrect, due potenti strumenti per il trattamento dell’altezza delle note.
VariAudio non è un plug-in, ma una nuova funzione disponibile all’interno dell’editor audio per un controllo dettagliato della post-produzione vocale e non solo (è indispensabile che sia però una linea monofonica). Dopo l’analisi del file audio appaiono, sovrapposti alla forma d’onda tradizionale, dei segmenti che rappresentano altezza e durata delle note identificate. L’interfaccia è palesemente ispirata (per usare un eufemismo) a quella di Melodyne di Celemony. Il file audio diventa quindi gestibile quasi alla stessa stregua di un file MIDI; si può variare sia la lunghezza sia l’altezza delle note e sono disponibili anche delle funzioni di quantizzazione che consentono, con un solo clic del mouse, di “aggiustare” ritmicamente intere regioni audio.

Tra le altre funzioni è presente un utile comando chiamato Estrai MIDI che, come è facile intuire, crea degli eventi MIDI corrispondenti al risultato dell’analisi del file audio e delle sue correzioni. Le inevitabili fluttuazioni di pitch (sicuramente presenti, a meno di non avere usato impostazioni di correzione estreme) sono tradotte in eventi
MIDI di Pitch Bend ricreando abbastanza fedelmente le inflessioni del programma musicale originario. Un ovvio utilizzo può essere quindi il raddoppio di una parte vocale improvvisata con un suono strumentale all’unisono o, addirittura, armonizzato.
PitchCorrect è invece un plug-in vero e proprio, mirato alla correzione dell’intonazione e basato su un algoritmo che è chiaramente figlio dell’acquisizione di Steinberg da parte di Yamaha. Parliamo del ben collaudato codice usato dal Pitch Fix della casa giapponese, che consente un accurato riconoscimento delle note in ingresso e un loro adeguamento alla nota corretta più vicina; è possibile alterare l’altezza delle note non solo secondo un criterio cromatico, ma anche utilizzando scale definite dall’utente.

La rappresentazione grafica di una tastiera all’interno dell’interfaccia del plug-in serve non solo a evidenziare il pitch della nota in ingresso ma, essendo pilotabile via MIDI, permette una scelta in real-time delle note fruibili per la correzione.
Questi due strumenti rendono Cubase 5 una piattaforma di lavoro congeniale soprattutto al trattamento delle linee vocali e non costringono l’utente all’acquisto di software aggiuntivo per completare il lavoro di post-produzione. Il loro utilizzo non è comunque confinato alle voci, ma è applicabile a tutti gli strumenti monofonici. Gli inevitabili artefatti indotti dalle funzioni di trasposizione e time-stretching sono in realtà a malapena percettibili (se gli interventi sono ragionevoli), perfetti quindi per qualunque backing vocal e di tutto rispetto anche per linee vocali lead.

Il paragone con Melodyne nasce spontaneo: il prodotto di Celemony offre prestazioni superiori rispetto a VariAudio, ma in questa considerazione va ricordato che il solo costo di Melodyne è una frazione rispetto a quello dell’intero Cubase 5, mentre la differenza in prestazioni è contenuta.

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