Apocalisse zombie? C’è. Invasione aliena? Anche. Grafica stile 8-bit? Anche quella, corredata da suoni realizzati proprio come se gli sviluppatori avessero tirato fuori da chissà dove un vecchio Commodore 64. Paul Pixel – The Awakening ha insomma tutto per strizzare l’occhio a chi ama il retrogaming su iPhone o ha giocato direttamente ai titoli per home computer anni Ottanta.
Il tutto però declinato in versione iOS adattandolo alla fruizione dal piccolo (o magari non tanto) display degli smartphone di Cupertino. Il che significa soprattutto studiare un sistema di controllo funzionale per un dispositivo che controlli in sostanza non ne ha. Così Paul Pixel si comanda semplicemente con il “tap” del dito sullo schermo, azione che fa spostare il protagonista e lo fa interagire con il suo inventario e gli altri oggetti che lo circondano.
Paul Pixel è in sintesi un adventure punta-e-clicca (oggi tocca-e-basta) di impostazione tradizionale, in cui capire cosa fare è tutto sommato semplice perché le possibilità sullo schermo più di tante non sono mai. Si superano i vari ostacoli del gioco effettuando alcune azioni in una successione precisa e man mano, in questo modo, si dipana la storia del nostro improbabile eroe.
I punti forti del gioco sono nello stile (se piace, ma quello lo si sa a priori) e nell’ironia della storia per come viene “raccontata” graficamente. I punti deboli sono quelli di tutti gli adventure: ci si sente a volte sin troppo guidati e si apprezzerebbe una maggiore velocità nei dialoghi. Ma il prezzo è modico per il lavoro di sviluppo profuso e si passa qualche ora in leggerezza.
