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Microsoft Surface Studio: l’iMac che sognano i creativi

In fondo ad Apple è bastato aspettare qualche anno perché anche una “rivale” come Microsoft capisse che la strada giusta per trarre il massimo dalla tecnologia sta nella stretta integrazione tra hardware e software. Certo a Redmond non possono abbandonare i tradizionali partner come Dell o HP, ma possono creare prodotti non di massa ma studiati come esempi di riferimento. E con il nuovo Surface Studio, Microsoft in campo desktop ha alzato l’asticella anche ad Apple.

Perché Surface Studio ha molto dell’iMac che qualsiasi creativo vorrebbe e che Apple non ha (ancora) pensato di produrre. È il primo desktop progettato da Microsoft, in cui tutto ruota intorno al display: un pannello da 28 pollici, touchscreen, con una risoluzione da 4.500 x 3.000 pixel che offre una densità di punti per pollice superiore ai pannelli 4K.

Innovativa la cerniera Zero Gravity che lo sostiene, fatta per poter inclinare lo schermo quasi orizzontalmente, a un angolo di soli 20 gradi, per rendere più naturale il disegno, Che è a penna, con la Surface Pen, direttamente sul display: è come avere un mega-tablet da 28 pollici. Microsoft si è poi studiata Surface Dial, un controller rotativo che si appoggia sul display del Surface Studio per attivare vari menu circolari legati alla selezione di elementi, ad esempio pennelli o colori.

surface-studio-2Il resto del computer è quasi banale: SSD, CPU Intel Core i7 quad-core di sesta generazione Skylake (anche a Redmond hanno il problema della mancanza dei processori desktop Kaby Lake), schede grafiche Nvidia GeForce GTX. Il difetto? Che come tutti i prodotti di riferimento costa parecchio: 2.999 dollari nella configurazione base. E allora anche l’iMac 5K da 27 pollici sembra quasi economico perché negli USA parte da 2.299 dollari.

Apple non ha mai amato l’idea dei desktop da usare come tablet, ossia puntando molto sul touchscreen. Ma Surface Studio è un prodotto da tenere d’occhio: forse non sarà di massa per il prezzo e per le caratteristiche ma è innovativo in maniera intelligente. E dal punto di vista del marketing mostra un’attenzione verso una nicchia storica di Apple, quei creativi che guardano sempre più perplessi alla non-evoluzione dei Mac desktop. E che vorrebbero essere smentiti già stasera.

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