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Dieci buoni motivi per passare a macOS Sierra

Da quando Apple lo ha presentato sappiamo che macOS Sierra è una versione del sistema operativo per Mac studiata all’insegna della continuità. Si muove sulla strada già tracciata da Yosemite ed El Capitan e le novità ben evidenti non sono moltissime. Però ci sono e il nuovo macOS Sierra di certo non delude.

Ecco quali sono gli aspetti principali di Sierra che secondo noi valgono l’aggiornamento, se il vostro Mac lo supporta. In fondo, anche stavolta l’update costa solo il tempo che serve per scaricarlo e installarlo.

Siri

09Siri su Mac è la novità più evidente di Sierra. Si mostra come una icona sempre visibile nella barra dei menu: facendo clic su di essa si attiva l’assistente vocale a cui possiamo dare i nostri comandi a voce. Il riconoscimento vocale è buono, per ora non c’è la stessa praticità di Siri iOS perché in macOS l’assistente vocale ha ancora pochi “connettori” verso le funzioni e le applicazioni del sistema operativo.

Si può attivare Siri anche con una scorciatoia da tastiera ma non esiste l’analogo desktop di “Ehi Siri” per l’attivazione vocale dell’assistente. Il pannello di configurazione di Siri prevede la possibilità di usare per il riconoscimento vocale un microfono diverso da quello di sistema, per una maggiore chiarezza.

Al momento Siri su Mac più che un assistente vocale a tutto tondo è una specie di Spotlight fatto meglio e in grado di comprenderci quando parliamo. Con dettagli particolari, ad esempio alcune ricerche di Siri possono essere trasformate in una sorta di widget per il pannello delle notifiche.

Scrivania e Documenti nella nuvola

02In macOS Sierra è possibile sincronizzare con iCloud tutte le cartelle Scrivania e Documenti per condividere il loro contenuto tra tutti i Mac associati al nostro account iCloud. L’aspetto di cui tenere conto è ovviamente lo spazio che possono occupare, rapportato al (poco) spazio che di solito abbiamo sui server di Apple.

L’ottimizzazione di iCloud Drive

04L’approccio usato per la gestione di iCloud Drive non è più quello della sincronizzazione pura e semplice. Nella cartella di iCloud Drive vediamo tutti i file che vi sono stati posti, ma non sempre c’è una sincronizzazione automatica reale dei file con il computer locale. Alcuni file sono contrassegnati da una nuvoletta: solo quando facciamo doppio clic su di essi sono davvero scaricati in locale per essere aperti.

Con questo sistema di documenti “virtuali” possiamo avere a disposizione decine di gigabyte di file senza occupare in locale il relativo spazio.

La Universal Clipboard

05La Universal Clipboard è la possibilità di eseguire operazioni di copia-incolla tra dispositivi diversi. Il meccanismo è simile a quello di Handoff: il dispositivo (iOS o macOS) che ha eseguito una operazione di copia segnala via Bluetooth agli altri che ha “materiale” da condividere, se si esegue un “incolla” su un dispositivo vicino, questo richiede al primo gli elementi che ha copiato.

Come per Handoff, i due device devono essere associati al medesimo account iCloud.

Lo storage ottimizzato

11Apple ha trasformato parte dell’applicazione System Profiler in una sorta di “ottimizzatore” dell’occupazione dello storage locale. L’applicazione comprende vari moduli che indicano gli elementi tipici che occupano spazio su disco (posta elettronica, immagini, video…) e suggerisce alcune opzioni per ridurre il loro ingombro.

Si possono ad esempio spostare su iCloud le immagini, mantenendo in locale solo una copia a più bassa risoluzione, come anche cancellare automaticamente film e episodi TV collegati a iTunes e già visti. macOS Sierra può gestire automaticamente gli allegati ai messaggi di posta per ridurne l’ingombro e svolgere altre funzioni più o meno implicite con lo stesso obiettivo.

Lo sblocco con Apple Watch

auto unlockSi tratta di una funzione che rientra sotto l’ombrello di Continuity e che come tale richiede un Mac con Bluetooth 4 e che i dispositivi coinvolti siano associati allo stesso account iCloud. Il Mac riconosce la presenza del nostro Watch, ne valuta la distanza (massimo tre metri) per garantire che siamo davvero vicini al Mac e sblocca il computer quando sblocchiamo il Watch (o se lo smartwatch è già sbloccato).

Particolare importante: il nostro Apple ID deve essere associato all’autenticazione a due fattori perché lo sblocco automatico funzioni.

Gatekeeper meno permissivo

13In Gatekeeper è scomparsa l’opzione Consenti app scaricate da: Dovunque perché era potenzialmente poco sicura. In Sierra di default non è possibile eseguire applicazioni sconosciute e quindi, si suppone, si elimina il rischio di lanciare app-malware o meno che lecite.

Non è che Apple stia cercando di chiudere fuori da macOS Sierra tutto il software che non passa per l’App Store: la nuova impostazione punta a tutelare l’utente medio, mentre quello più smaliziato sa come aggirare questa evoluzione di Gatekeeper e anche come eliminarla del tutto.

La nuova app Messaggi

15Messaggi in macOS Sierra cambia molto perché deve adattarsi alla controparte iOS, che in iOS 10 è oggetto di una vera e propria rivoluzione con molte nuove forme di contenuti, tra emoji e disegni a mano libera con il Digital Touch.

Su Mac i cambiamenti però non sono al livello di iOS. Alcuni elementi possono essere scambiati con Messaggi per iOS, come ad esempio i mega-emoji o le reazioni ai messaggi. Altri possono solo essere ricevuti, altri ancora non possono essere né visualizzati né inviati.

La nuova app Foto

16Per Foto vale il discorso opposto che per Messaggi. Anche qui le versioni macOS e iOS evolvono in modo parallelo per una stessa funzione chiave (Ricordi), ma il Mac “vince” grazie alla maggiore potenza dei suoi processori.

Così l’app Foto di macOS Sierra cataloga automaticamente le foto identificando qualcosa come quattromila elementi (scene e oggetti) che fanno capo a oltre 150 macro-categorie. In più identifica sette espressioni facciali e oltre trenta possibili tipi di Ricordi. Partendo da tutta questa mole di metadati Foto genera brevi video in cui le immagini sono associate in base al tempo, al luogo e alle persone che vi sono rappresentate.

Novità per Safari

20Safari giunge alla versione 10 e acquista il supporto alla visualizzazione picture-in-picture dei video HTML5: si clicca sul pulsantino con l’icona del PiP (un riquadro che “esce” da un altro) e la finestra con il filmato si “stacca” da Safari e possiamo collocarla in uno degli angoli dello schermo. È una funzione meno utile che sul piccolo display dei device iOS ma ha la sua efficacia.

Il browser guadagna anche le App Extension: sono estensioni come quelle a cui siamo abituati da tempo ma promettono di essere più potenti perché sono applicazioni vere e proprie (si scaricano dal Mac App Store) e non solo spezzoni di codice JavaScript o HTML.

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