Father and Son – the game è un videogioco prodotto dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Si tratta di un gioco per iOS e Android che sarà disponibile gratuitamente e senza contenuti pubblicitari su Apple Store e Google Play a partire marzo 2017. Nel presentare l’interessante e originale progetto, i responsabili sottolineano l’unicità dell’iniziativa definendola la prima di questo tipo al mondo, cioè di un museo archeologico che produce e distribuisce un gioco.

L’app infatti non è, o meglio non sarà un banale catalogo digitale del museo né un semplice opuscolo informativo virtuale con qualche effetto grafico, ma un vero e proprio gioco, in inglese e in italiano. Per l’esattezza è un gioco bidimensionale a scorrimento laterale che narra il viaggio/ricerca di un figlio sulle tracce di un padre che non ha mai conosciuto. Naturalmente le opere e l’architettura Museo Archeologico Nazionale di Napoli rivestono un ruolo cruciale all’interno della narrazione. Il figlio si reca infatti al MANN per conoscere di più sulla vita del padre e comprendere gli insegnamenti che ha voluto trasmettergli: le sue esplorazioni lo portano tra le sale del museo e le strade della città, in storie che, attivate dalle opere, attraversano varie epoche e lo portano in contatto con diversi personaggi.

Father and Son

Già dalle immagini di anteprima disponibili sul sito di Father and Son si intuisce la bellezza e lo spessore della grafica, nei tratti dell’artista inglese Sean Wenham, autore già del gioco di grande successo The End of the World, anch’esso un gioco di esplorazione side scrolling. Grafiche che partono come disegni fatti a mano, incluse le ricostruzioni delle strade di Napoli. Non è solo l’aspetto grafico ad essere stato curato nei minimi dettagli: anche le musiche sono originali e i contenuti sono stati ideati con il direttore del MANN Paolo Giulierini e con il prof. Ludovico Solima dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Oltre al già citato Sean Wenham (che ha collaborato anche con nomi del calibro di Ubisoft e Sony), al gioco hanno lavorato diversi specialisti: Fabio Viola (Electronic Arts Mobile, Vivendi Games Mobile,), Alessandro Salvati (autore di ADON Project e Anxiety Attack), Arkadiusz Reikowski (compositore delle musiche di Kholat e Layers of Fear).

Father and Son

Si tratta di un modo nuovo di raccontare il museo, di connettere ad esso e alle sue eccezionali collezioni (citiamo ad esempio quelle provenienti da Pompei ed Ercolano, la collezione Farnese e la straordinaria collezione Egizia) persone di tutto il mondo. Il gioco è pensato per tutte le età e il fatto di essere gratuito e di essere anche in inglese potrà allargarne la fruizione. “Se prima erano le sole mostre a parlare del Mann in molte città estere, ora una straordinaria avventura digitale ci farà dialogare con migliaia di potenziali, nuovi visitatori, amanti dell’arte, studenti, soprattutto giovani: e che sia il Passato ad imbracciare le armi del Futuro la dice lunga sulla nostra volontà di presentarci come un cantiere dove tutto si può sperimentare, in ragione di una visione culturale senza preclusioni o barriere”, ha spiegato Paolo Giulierini, direttore del MANN.

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Torneremo a parlarne quando il gioco uscirà e potremo gustarlo. Ci sembra un modo eccellente per far conoscere a un più ampio pubblico internazionale l’immenso patrimonio storico, artistico e culturale del nostro Paese e di proiettare tale patrimonio nel contesto di fruizione e comunicazione delle nuove tecnologie digitali. Ci sembra altresì interessante che anche questa iniziativa provenga da Napoli, dove è stata recentemente inaugurata la iOS Developer Academy europea.

Maggiori informazioni sul sito del MANN e sul sito del gioco Father and Son.

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