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Blogo, un’applicazione per blogger in “real time”

Una volta si pensava che l’affermarsi dei social network avrebbe portato alla progressiva scomparsa dei blog, perché condividere i propri pensieri su Facebook o Twitter è più semplice e più veloce. Non è stato così se non per i blog privi di contenuti sostanziali e sul web i blogger stanno invece ancora molto bene. Anzi, sono stati affiancati da altre piattaforme per la “scrittura lunga” come Medium.

Questo non vuol dire che un blogger abbia sempre voglia di concepire ogni suo post come un romanzo. Fa anzi molto comodo avere la possibilità di buttare giù un abbozzo di post da raffinare poi nell’interfaccia di WordPress, ma usando un ambiente che sia già strutturato. Blogo è nato proprio per questo ed è abbastanza ricco di funzioni da poter sostituire in quasi tutto il passaggio attraverso WordPress.

L’interfaccia

Come molti software Mac odierni, Blogo è strutturato per operare al meglio a schermo intero e organizza le informazioni di contesto in pannelli laterali che possono essere nascosti. L’idea evidentemente è quella di lasciarci concentrare su quello che scriviamo in fase di composizione del post, accedendo ad altre opzioni quando è necessario.

La composizione dei post in Blogo
La composizione dei post in Blogo

In Blogo è stato fatto un buon lavoro per la gestione delle pagine e dei post anche già pubblicati, che sono richiamabili in maniera molto semplice e modificabili quando si vuole. L’interfaccia per la composizione di un nuovo post o una nuova pagina è volutamente essenziale. La gran parte dello schermo è dedicata al testo, a destra possono apparire le opzioni collegate al post o alla pagina. Non sono molte ma ci sono quelle più importanti.

Nella gestione degli stili del testo l’editor di Blogo offre il minimo ed è forse questo il punto un po’ debole dell’applicazione. Non lo è se i nostri post sono semplici o se usiamo Blogo come ambiente per così dire di prima bozza, se però scriviamo post articolati con heading diversi, citazioni e quant’altro possiamo trovare rigida la sua impostazione. È migliorabile tra l’altro la gestione della scrittura in Markdown.

La gestione degli stili di testo avviene con un menu contestuale a scomparsa
La gestione degli stili di testo avviene con un menu contestuale a scomparsa

Risulta molto migliore la gestione delle immagini per i post. Si possono trascinare anche dal Finder, modificare con un piccolo editor integrato e anche ricercare su Internet con una funzione di Media Search che rimanda a contenuti non coperti da copyright o comunque liberamente pubblicabili. La funzione riguarda anche GIF, video e brani musicali.

Completato il post, di solito lo si salva per averlo poi in WordPress come bozza. Oppure lo si può pubblicare direttamente.

Cosa sì e cosa no

Blogo può svolgere due ruoli. Di sicuro può essere una piattaforma molto “light” da avere sul proprio MacBook o MacBook Air per comporre al volo post o pagine, operando in un ambiente che è molto più comodo e strutturato che non scrivere una bozza in TextEdit. Al termine del lavoro in Blogo si ha come minimo un semilavorato quasi completo da ampliare in WordPress operando meglio su titolo, sommario, tag e impostazione delle categorie.

Non esiste Internet senza gattini, Blogo ha una funzione di Media Search per cercarli (e non solo loro)
Non esiste Internet senza gattini, Blogo ha una funzione di Media Search per cercarli (e non solo loro)

Se i nostri post sono molto orientati al testo e non vi aggiungiamo altri elementi che non siano qualche immagine, né operiamo frequentemente con tag e categorie, Blogo può anche fare da piattaforma unica per la composizione e la pubblicazione. Fermo restando che le opzioni offerte dall’editor di WordPress e dalla sua dashboard in generale sono più ampie.

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