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Allenarsi con Apple Watch e le app di sistema

Nonostante negli anni ci sia stato un grande sviluppo delle app per il fitness, in particolare per sport come il running e il ciclismo, scegliere quella più giusta per allenarsi ultimamente si è fatto complesso, probabilmente anche troppo. Molte software house hanno abbandonato l’approccio dell’acquisto una tantum e sono passate a proporre piani di abbonamento che si giustificano solo con l’utilizzo costante dei loro servizi accessori, come la community o gli allenamenti più o meno personalizzati. Inoltre, i costi di abbonamento non sono nemmeno così modici e c’è sempre la registrazione obbligatoria, che concettualmente non amiamo perché in fondo è un modo per inviarci gli (ennesimi) messaggi più o meno promozionali.

Per chi vuole semplicemente allenarsi senza troppe sovrastrutture la scelta dell’app con cui farlo è diventata quindi meno banale. Si possono usare le funzioni di base delle app fitness più popolari sorbendosi una certa dose di pubblicità, se si acquista un tracker-GPS da polso si può usare la sua app specifica, oppure ci si adegua alla nuova moda e si subisce un abbonamento.

Chi ha un Apple Watch anche di prima generazione ha la possibilità però di allenarsi con le app di sistema, possibilità che spesso si ignora perché Apple non è stata molto brava a mettere in evidenza le funzioni che ha realizzato e sparso per iOS e watchOS. Ecco cosa serve, e come fare.

Il lato hardware

Gli Apple Watch dal Series 2 in poi hanno il sensore GPS integrato, per cui durante un allenamento basta anche il solo Watch. I modelli precedenti devono invece avere a portata di Bluetooth un iPhone, per ricavare da quello i dati di posizionamento. È un limite? Dipende molto dal proprio stile di allenamento.

Apple Watch Nike+Portarsi dietro un iPhone mentre si corre o si pedala non è un problema, in realtà. I runner sono quelli che vorrebbero per ovvie ragioni essere più “leggeri”, basta anche una fascia da braccio o un piccolo marsupio per indossare un iPhone recente senza sentire un impaccio. Tra l’altro avere con sé iPhone è una sicurezza in più nel malaugurato caso di un’emergenza e se il problema è (giustamente) quello di non essere disturbati da telefonate, basta attivare la modalità Non disturbare.

Chi ama ascoltare musica mentre si allena, poi, di solito iPhone se lo porta dietro comunque. Chi ha un Watch 2 e l’iPhone proprio non lo vuole avere con sé può anche sincronizzare una playlist per portarsela dietro e ascoltare musica solo con lo smartwatch connesso a cuffie wireless. Vale in ogni caso la solita avvertenza: bene la musica, ma a volume basso perché si deve sempre essere in grado di ascoltare quello che succede intorno a noi. È una questione di sicurezza.

Le app per allenarsi

L’app Allenamento che è preinstallata su Apple Watch è spartana ma ha tutto quello che serve. Bisogna selezionare il tipo di allenamento toccando il corrispondente riquadro verde e poi dopo pochi secondi parte l’allenamento. Alzando il polso si vedranno i dati fondamentali dell’allenamento stesso: tempo, distanza, passo, frequenza cardiaca.

Per terminare l’allenamento si deve “spostare” la schermata dal Watch verso destra e appaiono i controlli per concludere la corsa o per mettere in pausa le rilevazioni. Alla conclusione appaiono i dati di sintesi di quello che abbiamo fatto, facciamoli scorrere verso il basso per arrivare al pulsantino Salva e tocchiamolo. Gli allenamenti non salvati infatti vanno persi quando si inizia una nuova rilevazione.

A sinistra l’app Allenamento su Watch, a destra Attività su iPhone

Molti utenti di Watch non usano Allenamento perché non sanno come consultare i dati raccolti. L’app Attività del Watch stesso ne mostra una sintesi che effettivamente è un po’ riduttiva. Ma i dati ci sono e bisogna usare l’app Attività di iPhone per consultarli meglio.

Lanciata l’app si passa alla sua sezione Sessioni, dove troviamo tutti gli allenamenti salvati. Se ne scegliamo uno ne vediamo i dati di sintesi ma anche quelli di dettaglio, come il passo dell’allenamento suddiviso per i suoi chilometri e la mappa del percorso seguito, con tanto di colorazione a seconda dell’intensità del passo. Molte app “di nome” non arrivano nemmeno a questo nelle loro versioni gratuite.

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