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Adobe e Dropbox si accordano per facilitare la gestione dei Pdf

Adobe e dropbox loghiLo scorso mese di marzo, Adobe ha dato il via a Document Cloud, un insieme di servizi integrati online che, basati su Acrobat, sono volti a semplificare e rendere più organizzata la gestione documentale per chi deve gestire un grande quantitativo di documentazione cartacea. Ora viene annunciata l’aggiunta in Document Cloud di una serie di nuove funzioni, cui affianca anche un accordo tra Adobe e Dropbox per consentire l’apertura e la gestione direttamente dall’interno di Acrobat (sia DC sia Reader) dei file Pdf memorizzati sul noto servizio di storage online.

A fronte di questo accordo, ogni modifica fatta a un documento (indipendentemente che sia da desktop, dal Web o da un’app mobile Acrobat) è automaticamente sincronizzata con Dropbox. Inoltre, è anche possibile l’editing contemporaneo da parte di più persone dello stesso file Pdf memorizzato online.

L’accordo con Dropbox, precisano in Adobe, è solo il primo passo di una strategia volta alla cooperazione con diversi partner per consentire agli utenti di Document Cloud di modificare e sincronizzare i propri documenti in modo più efficace dovunque si trovino così da risultare più produttivi.

Non va infatti dimenticato che alla base di Document Cloud c’è anzitutto il servizio Adobe eSign e non una proposta di storage online. Quindi, in quest’ottica, la scelta di Adobe di sfruttare il patrimonio di oltre 18 miliardi di documenti Pdf presenti in Dropbox (molti dei quali creati per motivi di business) è sicuramente più efficace che non tentare di convincere gli utenti a spostare tali documenti su un proprio spazio di archiviazione. Va da sé, perciò, che c’è da aspettarsi la firma di altri accordi per avere l’integrazione diretta di Acrobat con altri dei più diffusi servizi di archiviazione online.

Si parlava di innovazioni apportate a eSign. Assieme alla partnership con Dropbox, Adobe ha annunciato l’integrazione di nuovi strumenti per rendere la firma digitale più sicura e semplice. In tal senso, eSign rispecchia ora le restrittive normative europee grazie al supporto dell’EU Trusted List (EUTL). Inoltre, attraverso il nuovo Worklow Designer sono stati resi più veloci la gestione e il controllo di tutto il processo di firma, mentre un nuovo tool consente anche di fare una foto della propria firma per riutilizzarla ogni volta che si deve apporre su un documento.

Da ultimo, Adobe ha reso noto che Workday, Salesforce e Ariba hanno abilitato l’integrazione del processo di firma eSign all’interno delle proprie applicazioni.

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